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Come funziona

Le posizioni delle mani nel trattamento Reiki, nonostante Usui fosse Giapponese e quindi avrebbe dovuto far riferimento alla MTC, seguonoinvece la medicina tradizionale indiana, l’Ayurveda questo perché questo tipo di scienza è il più antico perché trovò origine nella cultura induista, diffusa su tutto il pianeta e che tramandò anche la lingua sanscrita antica (ed è proprio da questo che si evince che il Reiki abbia origini che si perdono nella notte dei tempi)
In realtà tutta la medicina orientale si fonda sul riconoscimento dell’origine psicosomatica delle malattie, origine ora in gran parte accettata anche dalla medicina occidentale. Secondo la scienza Vedica tutto il nostro corpo è percorso da un reticolo formato da Nadi, ovvero un circuito di canali che trasporta l’energia vitale e la coscienza in tutto il corpo, espandendosi anche verso l’esterno in quella che comunemente viene chiamata “Aura”.

Cit. da Daniele Gullà: “DIMOSTRATO SCIENTIFICAMENTE L’ESISTENZA DI UN BIOCAMPO ERGETICO CHE CIRCONDA IL CORPO UMANO, FORMATO DA IONI ED ELETTRONI LIBERI. LA FOTOGRAFIA MULTISPETTRALE IN UV DA VICINO, PUO’ EVIDENZIARE DEBOLMENTE L’INIZIO DI QUESTO CAMPO – SE CI SI SPINGE NELL’UV ESTREMO, MOLTO LONTANO DAL VISIBILE … 
QUESTO CAMPO RISULTA MOLTO PIU’ EVIDENTE: E’ COMPOSTO DI STRATI E CAMBIA DA PERSONA A PERSONA E DA CONTESTO. 
SONO IMMAGINI REALI IN MULTISPETTRALE SENZA ELABORAZIONI”


Il significato letterale di Nadi è “flusso”. Esattamente come le forze positiva e negativa della corrente elettrica scorrono attraverso circuiti complessi, allo stesso modo energia vitale e forza mentale scorrono attraverso ogni parte del corpo lungo queste Nadi. Secondo il Tantra ci sono 72.000 o più di questi canali o diramazioni, attraverso i quali gli stimoli scorrono come corrente elettrica da un punto ad un altro. Queste 72.000 Nadi coprono l’intero corpo e attraverso esse, nei differenti organi e ghiandole del sistema endocrino vengono mantenuti i relativi ritmi di attività.

Tra queste Nadi, tre sono le più importanti perché controllano il flusso del Prana e della coscienza nelle altre Nadi del corpo, i loro nomi sono: Ida, Pingala, Sushumna.

Quando 2 o più Nadi si incrociano, danno origine a un Chakra, la cui traduzione letterale è “ruota” o “vortice”. Da qui si evince l’importanza di questi centri energetici direttamente correlati a determinate emozioni, abilità o capacità psichiche che, se alterate a causa di un conflitto, emozione negativa o trauma, si “bloccano”.
In pratica noi per “non sentire” quella determinata emozione o per evitare reazioni eccessive, blocchiamo l’energia nel punto interessato da quel determinato tipo di emozione per “spegnere” i nostri recettori emotivi determinando, in quella zona del corpo interessata, uno squilibrio energetico che alla lunga si traduce in una malattia organica.
Es. quando restiamo in silenzio per il quieto vivere o per non entrare in conflitto con qualcuno, blocchiamo il chakra corrispondente che è il 5°, il chakra che sovrintende la comunicazione. Il chakra quando è bloccato non alimenta il corpo fisico, quindi tutta la zona della gola e la tiroide come ghiandola del sistema endocrino.Se il blocco è momentaneo non succede nulla, ma se questo blocco perdura nel tempo, quella zona del corpo fisico ne risente, arrivando a produrre prima alcuni sintomi e poi malattie vere e proprie…. E questo vale per ciascun Chakra! Ma non entreremo nel dettaglio di ciascun Chakra perché questo fa parte del corso vero e proprio, vi faccio solo vedere una rappresentazione grafica per farvi capire dove, secondo la medicina Ayurvedica sono ubicati, cosa che poi avremo modo di verificare anche dalle fotografie che seguiranno.

Avere quindi la possibilità di individuare e agire sui blocchi energetici, in maniera tempestiva, non appena si manifestano ci fa capire l’importanza di tutte quelle discipline che agiscono a livello energetico come il Reiki o psicofisico come lo Yoga e la meditazione, che costituiscono un fondamentale aiuto anche nella prevenzione delle malattie.
Ora anche gli scienziati cominciano a provare l’efficacia di questo metodo che per biorisonanza agisce perfino sul DNA:
Cit. Zimmerman (Biologo americano) : “La principale azione terapeutica esercitata dal “Guaritore Rekista” proviene da una emissione di biofotoni cerebrali e dalle onde informative Alpha del cervello. La trasmissione elettromagnetica cerebrale del Reikista, stimola per Biorisonanza l’attività cellulare cerebro-organica del ricevente nelle stesse frequenze. L’attività elettromagnetica del DNA – RNA dei neuroni cerebrali delle cellule alterate del ricevente viene riattivata dal Reikista con un’azione di Biorisonanza trasmessa per induzione”.
La ricerca di questo scienziato rivelò che non solo le onde cerebrali del praticante e del ricevente si sincronizzavano nello stato Alpha, caratteristico del rilassamento profondo, dell’analgesia e della meditazione, ma che pulsavano all’unisono con il campo magnetico terrestre: la “Risonanza Schumann”: sintonizzandosi ad una frequenza identica alle onde Alfa del cervello umano, la frequenza che controlla creatività, prestazioni, stress, ansia, sistema immunitario….. Durante i trattamenti, il campo biomagnetico dei Reikisti era almeno mille volte più esteso del normale e ciò non aveva alcuna relazione con la corrente del corpo interno.
Ricerche mediche indipendenti hanno dimostrato che in questi intervalli di frequenze, le capacità di autoguarigione del corpo sono fortemente stimolate e che specifiche frequenze possono essere utilizzate per rigenerare i diversi tessuti.